COME PRENDERE LE MISURE DI UNA STANZA

Come sai, per le mie consulenze di Interior Design on line, una delle prime cose che chiedo, è di inviarmi la pianta con le misure del locale o dei locali di cui si richiede il progetto.
Se sei fortuna, ne possiedi già una, o perché era allegata al contratto di compravendita, o perché hai fatto un aggiornamento al catasto, o per tanti altri motivi.

MA SE LA PIANTA NON CE L’HAI?


Se la pianta non ce l’hai, devi leggere questo post perché ti spiego come realizzarla, ma cosa molto importante, come prendere le misure.
Ti farò l’esempio della cucina perché è senza dubbio il locale che in ogni casa si arreda per primo e quello con maggiori punti da tenere presente.

Per prima cosa decidi che scala di rappresentazione utilizzare.

La scala di rappresentazione o di riduzione/ingrandimento, non è altro che il rapporto che intercorre tra la realtà e il disegno, ti permette cioè di rappresentare un grande oggetto, in un piccolo spazio (viceversa, la scala di ingrandimento, permette di rappresentare, ingrandendolo, il particolare di un oggetto piccolo, una minuteria ad esempio).
Per i progetti di arredamento, per le concept board oppure i layout, le scale che si utilizzano, sono la scala 1:20 e 1:50, perché più leggibili.

Con la scala 1:20, 1 cm sulla carta corrisponde a 20 cm nella realtà; con la scala 1:50, 1 cm sulla carta corrisponde a 50 cm nella realtà.  Quindi utilizzando la scala 1:20 il disegno che ottieni è più grande di quello che otterresti con la scala 1:50 o 1:100 (dove 1 cm sulla carta corrisponde a 1 metro nella realtà).
Per il nostro scopo, ti consiglio di non scendere sotto la scala 1:50 altrimenti il locale risulterebbe troppo piccolo e perderesti troppi dettagli, oltre ad avere difficoltà ad inserirli.

PARTIAMO!

Inizia disegnando il perimetro del locale, inserendo tutte le aperture (tenendo conto delle cornici di porte e finestre), indicando le misure principali e l’altezza, e l’area occupata dalle aperture.

Prosegui misurando la distanza delle cornici degli infissi, dagli angoli e tra un infisso e l’altro. Poi l’ altezza delle finestre dal pavimento.
Successivamente posiziona interruttori, prese, punti luce, attacchi di acqua e gas, scarichi, quadretti elettrici, radiatori.
Una cosa importante è la posizione della canna fumaria, che nella maggior parte dei casi non si può spostare, e che vincolerà la posizione del piano cottura.
Rappresenta anche eventuali muri bassi o pilastri con le relative misure.
Evidenzia quali sono le superfici piastrellate e la loro altezza, oltre alle misure del battiscopa, che viene spesso dimenticato, obbligando a intervenire sullo zoccolo della cucina in fase di montaggio.

A questo punto il tuo rilevo è pronto. 
Se pensi di cimentarti con un piccolo progetto per la cucina, tieni presente le misure minime necessarie per gli spazi di lavoro.
Per esempio: davanti al forno o alla lavastoviglie lo spazio libero deve essere di almeno 120 cm, in modo da lavorare liberamente quando gli apparecchi sono aperti. Per il passaggio agevole di una persona alle spalle di quella che lavora al banco servono, tra il banco e un ostacolo fisso, almeno 110 cm.
Dal bordo del tavolo alla parete è necessario uno spazio di almeno 90 cm.
Lo spazio minimo tra piano di lavoro e pensile è di almeno 45 cm.

Dai non è poi così complicato, vero? Un consiglio: se vuoi studiare più di una disposizione dei mobili, fai alcune fotocopie della pianta. Oppure sovrapponi al disegno vari fogli di lucido, uno per ogni progetto. Non dovrai ridisegnarla ogni volta!

Buon lavoro!

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